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Greccio

Greccio è un borgo medievale della Provincia di Rieti situato a 705 metri s.l.m., posto su un bastione roccioso, alle pendici del Monte Lacerone, affacciato in splendida posizione panoramica sulla Valle Santa Reatina. Il paese di Greccio è gemellato con Betlemme, Guardea e San Donato Val Comino e dal 2016 è entrato a far parte del club “Borghi più Belli D’Italia”

Fondato probabilmente da una colonia Greca, in tempi antichissimi, si hanno notizie delle battaglie sostenute con le comunità vicine fin dal secolo XI, data della nascita del Castrum.

Nel primo periodo della sua genesi, più precisamente negli anni a cavallo del 1100, il castrum Greciae conobbe una fase di grande sviluppo demografico ed urbanistico in seguito all’immigrazione degli abitanti di Rocca Alatri, un centro situati nei pressi dell’Abbazia di San Pastore, che cominciò a spopolarsi in quel periodo.

Nel 1242 l’esercito di Federico II di Svezia, in guerra contro la Santa Sede, distrusse il paese di Greccio, ma non riuscì ad espugnare la città di Rieti dopo mesi di assedio; e fu dato incarico al capitano Andrea di Cicala di mettere a ferro a fuoco tutto il circondario.

E’ stata la più drammatica devastazione per il paese, insieme al saccheggio delle truppe napoleoniche che si consumò nel 1799.

Oggi l’antico borgo di Greccio conserva intatta la sua struttura, tipica di un “castrum” fortificato, nella quale spiccano i resti del castello, risalente al XI secolo.

la piazza di greccio - Pro loco Greccio

Chiesa S. Michele Arcangelo

Nella parte più alta del paese sorge la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, restaurata dopo il 1799 e rimasta chiusa fino al 1808, anno in cui il Vescovo Saverio Marini ed i priori di Greccio avviarono le prime iniziative di recupero affidando l’incarico dei lavori prima a Bernasconi di Rieti e poi all’ingegnere Fedeli.

Gli ultimi importanti interventi edilizi della chiesa risalgono al periodo 1939-1944: oltre al restauro del tetto o di altri spazi interni, vennero fatti degli interventi strutturali al consolidamento delle fondazioni e delle pareti, che erano state seriamente danneggiate dal terremoto del 1915.

L’interno dell’edificio, arricchito da opere del Cinquecento, si presenta oggi come un’ampia aula rettangolare, di circa 10x16 mt escludendo il presbiterio, coperta a volta di botte con due cappelle laterali dedicate a S. Antonio da Padova e alla Madonna Immacolata. Quest’ultima, che è la cappella di sinistra, è impreziosita da decorazioni in stucco attribuite a Grimani, che le realizzò nel 1636 in concomitanza con i lavori di edificazione della cappella stessa.

Entrando, sulla destra, di notevole interesse si trova il Fonte Battesimale e due presepi; nella tribuna posta sopra l'ingresso è custodito il pregevole "Organo" a canne fabbricato nel 1831 dal Conte Alderano Spada.

Chiesa S. Maria del Giglio

Sulla piazza principale del paese domina la chiesa di S. Maria del Giglio che è ricca di decorazioni e stucchi preziosi. La chiesa di stile barocco, è molto simile a quella di San Michele Arcangelo, sia nelle dimensioni planivolumetriche che nei tratti estetici, anch’essa mononavata e coperta a volta di botte. Ha un altare centrale e due laterali ornati da decorazioni in stucco in scuola romana, con influssi di Carlo Fontana.

Nell’altare Maggiore dedicato alla Madonna, è decorato da un tondo a tempera che raffigura la Vergine con il Bambino, datato al primo Quattrocento ed attribuito ad anonimo artista umbro; sull’altare laterale di sinistra si raffigura l’Adorazione dei Pastori attribuita a Carlo Maratta e recentemente restaurata con il contributo dei fedeli di Greccio, mentre nella parte destra dell’altare si trova raffigurata la Madonna col Bambino, San Giuseppe e S. Luigi Gonzaga. Nei pressi del presbiterio è raffigurato un Martirio dei missionari francescani in Marocco, opera dell’Ottocento firmata dal pittore Zoffoli. Nel 2006 la facciata è stata restaurata grazie alla generosità di una famiglia del paese, come ricorda una lapide che si trova all’ingresso. Dal 2016 la chiesa è chiusa al pubblico e dichiarata inagibile a causa del terremoto del 30 ottobre 2016.

chiesa santa maria del giglio Greccio
cappellina di san francesco Greccio

Cappellina di San Francesco

All’interno del centro storico, a pochi passi dalla Chiesa di San Michele, si trova la Cappellina di San Francesco, posta a pochi passi dalla chiesa di San Michele. La tradizione vuole edificata nel luogo in erigere, a poca distanza da lì, il Santuario. Nel 1209 Francesco d’Assisi sceso dal monte Lacerone a predicare agli abitanti di Greccio, e si affidò ad un bambino un tizzone caldo per poi lanciarlo nel luogo dove fece edificare la sua dimora e dove oggi sorge il Santuario Francescano, circondato da un bosco di lecci. Le vie del centro storico di Greccio sono trasformate in una galleria d’arte all’aperto

Un percorso che dal Museo dei Presepi si dipana attraverso le strade, le piazze e i vicoli del Borgo, offrendo ai visitatori l’opportunità di confrontarsi con le 26 opere, realizzate da vari artisti internazionali sui muri delle vecchie case, che esprimono lo spirito del francescanesimo nel mondo. Un museo d’arte contemporaneo all’aperto in cui la Natura, l’Arte e il Presepe sono gli elementi principali del suo excursus iconografico pittorico.

Fonte Lupetta

Nella parte ovest del paese si trova nel bel mezzo della natura un dipinto che raffigura Francesco con il Lupo sotto al quale c’è una piccola Fonte dove fuori esce dell’acqua che permette di consentire la sua fruizione. Questo posto si chiama Fonte Lupetta, un posto che ha tutte le attrattive romantiche, per le scogliere guarnite di verzura e fiori naturali, per la freschezza del poetico bosco, ricco di innumerevoli varietà di piante silvestri, e per il suggestivo panorama che si svolge lassù. Oggi il posto è abbandonato e si sta provvedendo per il recupero.

fonte lupetta Greccio
la cappelletta Greccio

La Cappelletta

La Cappelletta, chiesa di S. Francesco, è situata sulla vetta dell’omonima montagna, uno dei luoghi più suggestivi del territorio Comunale. Vuole la storia che questo luogo fosse la prima dimora del Santo d’Assisi allorché decise di stabilirsi a Greccio: “Ivi, Egli fece costruire una misera capanna di arbusti, fra due folti carpini, atta a preservarlo dalle intemperie invernali e dai calori estivi”. Il posto è senza dubbio incantevole; si trova a quota 1205 m. s.l. e scopre una veduta panoramica a 360 gradi che permette di dominare sia l’intera Valle Santa Reatina e quindi tutti i luoghi francescani in essa presenti (Poggio Bustone, La Foresta, Fonte Colombo e lo stesso Santuario di Greccio), sia la terra Sabina ad ovest, fino addirittura a scorgere, in condizioni di particolare limpidezza, la Cupola della Basilica di San Pietro a Roma.

L’edificio attualmente presente sul posto è stato fatto edificare nell’anno 1712 da Papa clemente XI in memoria di San Francesco d’Assisi. L’edificio, fin dalle prime origine (1712) era costituito da una minuscola e povera chiesuola; circa intorno all’anno 1889 fu edificata una casupola affiancata, utilizzata come rifugio per i pastori. L’originaria chiesetta è ancora oggi integra nella propria conformazione e nelle proprie dimensioni; essa è caratterizzata da una minuscola stanza dove è presente un povero altare in legno. Il soffitto è costituito da una volta a tutto sesto realizzata in mattoni e le pareti risultano intonacate e tinteggiate con calce bianca.

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